Razionale. La fibrillazione atriale (FA) è la più frequente aritmia nella valvulopatia mitralica riscontrandosi nel 30-85% dei pazienti. Dal 1999 abbiamo ablato la FA utilizzando la radiofrequenza monopolare mediante approccio epicardico/endocardico. In questo studio, riportiamo la nostra esperienza con la penna a radiofrequenza monopolare irrigata CardioablateTM per ablare, mediante approccio esclusivamente endocardico, la FA nei pazienti sottoposti a chirurgia mitralica e analizziamo i risultati a breve e medio termine.
Materiali e metodi. Dall’agosto 2002 al febbraio 2004 la penna a radiofrequenza monopolare è stata utilizzata per ablare la FA in 29 pazienti sottoposti a chirurgia mitralica, riparativa o sostitutiva (24 femmine, 82.7%). La FA preoperatoria era parossistica nel 27.6% dei pazienti, persistente nel 13.8% e permanente nel 58.6%. Il diametro medio dell’atrio sinistro era 65.8 ± 11.4 mm (range 40-92 mm). In tutti i pazienti le linee ablative sono state effettuate in circolazione extracorporea ed in clampaggio aortico, seguendo lo schema di Alfieri. L’auricola sinistra è stata esclusa o amputata. L’ablazione endocardica ha allungato la durata media dell’intervento chirurgico di 14.8 ± 2.7 min con un tempo medio di effettiva erogazione della radiofrequenza di 7.3 ± 1.4 min.
Risultati. Tutti i pazienti hanno lasciato la sala operatoria in ritmo sinusale o stimolati da pacemaker. La FA postoperatoria è stata frequente interessando il 51.7% dei pazienti. Sei pazienti sono stati cardiovertiti elettricamente. Nel postoperatorio sia la mortalità (2 pazienti, 6.8%) che le complicanze non erano legate alla procedura. Alla dimissione tutti i pazienti erano in ritmo sinusale. Il follow-up medio è stato di 14.8 ± 5.2 mesi (range 7-25 mesi). Soltanto 3 pazienti (11.1%) hanno perso il ritmo sinusale nei primi 6 mesi di follow- up e tutti lo hanno recuperato mediante cardioversione elettrica (2 pazienti) o farmacologica.
Conclusioni. La penna a radiofrequenza monopolare per esclusivo uso endocardico consente una rapida e sicura ablazione della FA nei pazienti con una valvulopatia mitralica. Il suo unico limite teorico è rappresentato dall’effettiva transmuralità delle lesioni. La FA postoperatoria è abbastanza frequente e va trattata in modo aggressivo. A partire dal sesto mese postoperatorio, il 100% dei pazienti sono esenti da FA o flutter atriale e molti hanno recuperato una normale contrattilità atriale. Più pazienti ed un più lungo follow-up sono però necessari per confermare i risultati a distanza di questa semplice procedura.