La Società Europea di Cardiologia ha recentemente aggiornato le proprie linee guida per il trattamento dei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST. In tale documento viene raccomandata una strategia precocemente invasiva (che prevede il ricorso in tempi molto brevi alla coronarografia e alla rivascolarizzazione miocardica) per tutti i pazienti che presentino caratteristiche di alto rischio.
Poiché una percentuale esigua delle unità coronariche italiane dispone di laboratorio di emodinamica ed è in grado di eseguire un’angioplastica coronarica, molti dubbi sono stati sollevati sulla universale applicabilità di queste linee guida e sulla possibilità di garantire una gestione ottimale dei pazienti ricoverati in centri privi di un programma di interventistica coronarica.
Vengono discussi gli aspetti più complessi e dibattuti delle linee guida ed i diversi modelli operativi per una corretta gestione dei pazienti nelle diverse tipologie di ospedale.