Nel trattamento dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST è essenziale la realizzazione di un sistema integrato territorio-ospedale al fine di ridurre i tempi precoronarici.
Nel 1999 è stato costituito il Gruppo di Lavoro per l’Emergenza Cardiologica Extraospedaliera nell’ambito di un progetto denominato “Sperimentazione Città di Milano” che ha realizzato, in collaborazione con la direzione regionale della Sanità, una rete telematica di comunicazione tra i mezzi di soccorso avanzato sul territorio, la Centrale Operativa 118 e le Cardiologie con Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC): dal 1° febbraio 2001 al 1° maggio 2005 sono stati soccorsi con trasmissione dell’elettrocardiogramma (ECG) 6821 pazienti con sospetto attacco cardiaco (177 pazienti/mese, 20% diagnosi ECG di sindrome coronarica acuta, 11% con sopraslivellamento del tratto ST, 9% senza sopraslivellamento del tratto ST, 24% ECG normali). I falsi positivi della diagnosi automatica di infarto miocardico acuto sono stati 0.3% ed i falsi negativi 0.8%. Quarantasei fibrillazioni ventricolari sono state cardiovertite.
A partire dal 1° maggio 2004 i dati clinici dei pazienti con infarto acuto con sopraslivellamento del tratto ST trasportati in ospedale dai mezzi di soccorso avanzato sono stati raccolti in un database: nell’82% degli 89 pazienti è stata eseguita l’angioplastica primaria. I tempi di maggior rilievo sono risultati, in minuti (mediana, range-interquartili): arrivo ECG in UTIClettura ECG in UTIC 2 (1-5), arrivo ECG in ospedalearrivo del paziente in ospedale 34 (24-42), arrivo ECG in ospedale-angioplastica primaria 69 (50-93), “doorto- balloon” delle angioplastiche primarie 33 (22-60).
La trasmissione telematica dell’ECG si è rivelata utile, semplice da utilizzare, precisa nella diagnosi automatica, molto rapida nella sua ricezione da parte dell’UTIC attraverso la Centrale Operativa 118. Nei pazienti con infarto acuto con sopraslivellamento del tratto ST l’intervento del 118 e la teletrasmissione dell’ECG hanno determinato brevi tempi di intervento, hanno risolto alcune gravi complicanze aritmiche, hanno permesso di integrare l’azione del 118 con quella delle Divisioni di Cardiologia implementando il triage primario per l’angioplastica primaria. È in programma il potenziamento e il consolidamento tecnologico del sistema e del protocollo operativo al fine di aumentare il numero di pazienti soccorsi, migliorare i tempi di intervento e somministrare nei casi selezionati la terapia fibrinolitica preospedaliera.