I tumori primitivi e cardiaci sono un’eventualità rara ed i casi descritti in letteratura sono aumentati recentemente grazie all’impiego delle nuove metodiche di diagnosi non invasive (tomografia computerizzata, risonanza magnetica nucleare, ecocardiografia transesofagea). In particolare i linfomi primitivi, non HIV-correlati, sono molto rari (< 1.5%).
Viene descritto il caso clinico di un uomo di 52 anni, con una massa infiltrante l’atrio destro. Nell’iter diagnostico che ne ha permesso la diagnosi, un ruolo dirimente ha avuto la biopsia della massa, guidata dall’ecocardiografia transesofagea, che ha evidenziato un linfoma non Hodgkin a grandi cellule B. L’adeguato trattamento chemioterapico ha permesso un miglioramento clinico immediato e la risoluzione totale della massa a distanza di tempo.
Questo caso evidenzia come una precoce ed accurata diagnosi contribuisce in modo significativo alla prognosi migliore nei pazienti con linfoma primitivo cardiaco.