Razionale. Si definisce dispersione dell’intervallo QT (QTd) la differenza tra l’intervallo QT più lungo e quello più breve determinati nelle 12 derivazioni ECG. Attualmente ci sono poche informazioni sulla relazione che intercorre tra la QTd e il rilascio di creatinchinasi (CK)-MB nei pazienti sottoposti ad interventistica coronarica percutanea (PCI) con impianto di stent.
Materiali e metodi. In 118 pazienti sottoposti con successo a PCI con stent è stata valutata la QTd e la QTd corretta per la frequenza cardiaca (QTdc) nelle 12 derivazioni standard dell’ECG prima della PCI (base), a 6 e 18 ore dopo. La mediana della variazione della QTdc (delta QTdc = QTdc base - QTdc 6 ore) è risultata 9.5 ms (range -48 ÷ +89 ms). I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base alla delta QTdc: gruppo A “con recupero” (delta QTdc > 9.5 ms, n = 59, 50%), gruppo B “senza recupero” (delta QTdc < 9.5 ms, n = 59, 50%). Il rilascio di CK-MB è stato confrontato nei due gruppi.
Risultati. L’83% della popolazione era di sesso maschile con un’età mediana di 62 anni (range 41÷80 anni). L’angina instabile era presente nel 35% dei casi con simile distribuzione nei due gruppi. La PCI è stata effettuata in 1.94 lesioni/paziente con l’impianto di 1.6 stent/paziente. Rispetto ai valori di base si è avuta una riduzione sia della QTd che della QTdc a 6 e 18 ore dopo PCI (p < 0.05). Un danno periprocedurale (CK-MB > 2 volte il limite superiore dei valori normali) è stato rilevato in 4 pazienti (7%) nel gruppo A e in 12 pazienti (20%, p = 0.06) nel gruppo B. Il picco di CK-MB è stato minore nel gruppo A (13 ± 14.3 UI/l) rispetto al gruppo B (23.2 ± 35 UI/l, p < 0.05).
Conclusioni. Dopo efficace PCI con impianto di stent si osserva una rapida normalizzazione di QTd e QTdc. Il mancato recupero di QTd and QTdc è correlato ad incrementi del CK-MB e potrebbe pertanto rappresentare un indice non invasivo di disomogeneità di riperfusione dopo efficace rivascolarizzazione percutanea.