In corso di cirrosi epatica numerose ed importanti alterazioni si determinano a carico dell’apparato cardiovascolare, e tali anomalie si rendono sempre più manifeste con il progredire della disfunzione epatica e dell’ipertensione portale. Il cuore dei pazienti cirrotici va incontro ad una serie di modifiche strutturali e funzionali che si manifestano, fondamentalmente, con una disfunzione diastolica e con una ridotta reattività miocardica in risposta all’esercizio fisico, verosimilmente dovuta ad anomalie della funzione del recettore _-adrenergico. Tuttavia, la caratteristica peculiare dell’interessamento dell’apparato cardiovascolare in corso di cirrosi epatica è rappresentata dal progressivo sviluppo della sindrome circolatoria iperdinamica, che pare essere più una complicanza dell’ipertensione portale piuttosto che una conseguenza dell’insufficienza epatica. Tale sindrome, infatti, pare origini direttamente dal letto venoso portale e venga inizialmente determinata da un aumento del volume ematico circolante in grado di portare ad un aumento compensatorio della gittata cardiaca. Successivamente, con il progredire della cirrosi epatica, si arricchisce di nuovi e fondamentali elementi patogenetici che conducono ad una riduzione delle resistenze periferiche e portano tale sindrome alla sua piena espressione clinica. La patogenesi del circolo iperdinamico rappresenta un terreno florido per la ricerca scientifica in virtù della sua origine complessa ed ancora in parte sconosciuta, e riveste altresì un’importanza fondamentale in quanto possiede valore prognostico severamente negativo e rappresenta il substrato patogenetico per le complicanze più temibili della cirrosi epatica avanzata.