La sindrome del QT lungo, che può essere congenita, idiopatica o iatrogena, è caratterizzata dall’associazione di tachicardie ventricolari polimorfe ed intervallo QT prolungato all’elettrocardiogramma. La sindrome del QT lungo acquisita è più comune nell’età avanzata, manifestandosi spesso in concomitanza con l’assunzione di particolari agenti farmacologici. Nel caso preso in esame, all’origine del prolungamento dell’intervallo QT, che aveva determinato la comparsa di torsione di punta e, da ultimo, di fibrillazione ventricolare, vi era stata l’assunzione cronica di liquirizia, con conseguente marcata ipokaliemia, determinata dall’azione mineralcorticoide dell’acido glicirrizinico, componente attivo di detta sostanza.