Nell’ambito delle cardiopatie congenite dalla metà degli anni ’70 grazie al miglioramento degli standard diagnostici, medici e chirurgici, si è verificato un aumento del numero dei bambini che sopravvivono dopo l’infanzia, raggiungono l’adolescenza e diventano adulti. Si è venuta così a costituire una popolazione medica denominata con un acronimo GUCH Community, la cui qualità di vita è il risultato dell’interazione tra condizioni cliniche, stato psicologico e cognitivo e situazione sociale. L’interesse dei ricercatori si è quindi spostato progressivamente nel tempo dall’ambito pediatrico ad un ambito relativo all’età adulta con particolare interesse agli aspetti cognitivi e psicosociali di tali pazienti. Viene qui presentata una rassegna degli studi con lo scopo di ricercare gli strumenti più idonei per il rilevamento delle eventuali disfunzionalità psicologiche e cognitive in tale popolazione.