Razionale. La capacità di monitorare le proprie prestazioni assistenziali ed i risultati clinici ottenuti dovrebbe essere un’esigenza generale dei servizi sanitari e dei team di operatori, al fine di poter garantire un’adeguata qualità dell’assistenza. In questo articolo viene presentata e discussa l’applicazione delle tecniche delle carte di controllo alla valutazione della mortalità intraospedaliera per pazienti con infarto miocardico acuto.
Materiali e metodi. La tecnica delle carte di controllo, basata sul confronto tra l’esito effettivamente osservato e quello atteso in ogni singolo paziente sulla base delle sue caratteristiche cliniche, è stata applicata alla valutazione della mortalità dei pazienti (n = 193) ricoverati nel corso del 2000 per infarto miocardico acuto in quattro presidi ospedalieri di una AUSL bolognese. Il volume di casi dei singoli presidi era compreso tra 14 e 68 casi/anno. La mortalità era di 8.8, 18.0, 18.0, 28.6% nei quattro presidi.
Risultati. L’uso delle tecniche delle carte di controllo ha consentito, tenendo conto delle differenze prognostiche dei singoli pazienti, di evidenziare differenze nelle performance dei singoli centri che altrimenti sarebbero passate inosservate attraverso un confronto condotto con le usuali tecniche statistiche. In particolare, due dei quattro presidi presentavano rilevanti variazioni nel tempo nella loro capacità di ottenere buoni risultati clinici nei singoli pazienti, tenendo conto della loro relativa gravità.
Conclusioni. La tecnica delle carte di controllo risulta applicabile come strumento per consentire una tempestiva segnalazione ai team di operatori di aspetti assistenziali potenzialmente problematici.