Razionale. L’attività sportiva, specialmente se praticata ad alto livello, comporta degli adattamenti cardiovascolari che dipendono dal tipo di sport e dall’intensità dell’impegno.
Materiali e metodi. Sono stati studiati 15 atleti della Nazionale italiana di sci di fondo con indagini non invasive costituite da prova ergometrica, ecocardiogramma color Doppler e registrazioni di elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, oltre alla visita clinica ed elettrocardiogramma a riposo.
Risultati. Nulla di particolare da segnalare a proposito della visita clinica, dell’elettrocardiogramma a riposo, della prova ergometrica e dell’ecocardiogramma che hanno rivelato parametri compatibili con l’elevato livello di preparazione dei soggetti. Gli Holter registrati in periodi di attività agonistica hanno dimostrato importanti aritmie ipocinetiche come bradicardia estrema, pause, blocchi atrioventricolari di I e II grado e blocco atrioventricolare completo in 2 casi, fenomeni non più presenti nelle registrazioni effettuate nel periodo non agonistico.
Conclusioni. Il perfetto stato di salute dei soggetti ed i risultati agonistici farebbero propendere, anche nei casi di blocco atrioventricolare completo, per fenomeni di adattamento funzionale; peraltro tali rilievi meritano un follow-up per valutare eventuali conseguenze patologiche.