Viene descritto un caso di cardiomiopatia dilatativa tireotossica, del tutto regredita con il trattamento tireostatico, verificatasi in un paziente di 32 anni senza preesistente storia di cardiopatia. Le manifestazioni cliniche di esordio della cardiomiopatia furono quelle di uno shock cardiogeno con fibrillazione atriale ad elevata frequenza ventricolare e quadro ecocardiografico di grave dilatazione e disfunzione del ventricolo sinistro. La terapia medica convenzionale sortì scarso beneficio, in particolare la frequenza cardiaca rimase inappropriatamente elevata. Successivamente fu posta diagnosi di tireotossicosi sulla scorta dei dati di laboratorio e fu iniziato specifico trattamento tireostatico. Si verificò un rapido e progressivo miglioramento del quadro clinico ed una contestuale regressione della disfunzione ventricolare sinistra. Il paziente poté essere convertito a ritmo sinusale e una settimana più tardi fu dimesso in buone condizioni generali.
Vengono discussi gli ipotetici meccanismi fisiopatologici responsabili di questa rara cardiomiopatia tireotossica; soprattutto viene sottolineato che essa è potenzialmente reversibile purché riconosciuta e adeguatamente trattata.