Ricordo di William B. Kannel:
pioniere dell’epidemiologia cardiovascolare

William B. Kannel, nato a Royal Palm Beach, FL nel 1923, è morto il 20 agosto 2011 a Natick, MA all’età di 87 anni, avendo deciso di rifiutare l’intervento chirurgico per un cancro del colon. È stato sepolto a Framingham, MA.
Laureato ad Augusta al Medical College della Georgia nel 1929, si formò in medicina interna nell’US Public Health Service a Staten Island, NY nel 1969. Fellow dell’American College of Epidemiology e dell’American College of Preventive Medicine (onorario). È stato attivo nell’epidemiologia cardiovascolare per 55 anni ed è stato dal 1949 fra i pionieri del Framingham Heart Study di cui è stato direttore (sostituendo Thomas R. Dawber) dal 1966 al 1979. Principale investigatore dal 1979 al 1987, ha continuato a lavorare a Framingham fino agli ultimissimi anni. È stato Professore di Medicina alla Boston University School of Medicine e membro dell’Evans Memorial Foundation. Ha ricevuto il Master’s Degree cum laude ad Harvard nel 1959.
Su PubMed ha 608 citazioni, l’ultima un commento su Clinical Cardiology dal titolo “Sixty years of preventive cardiology: a Framingham perspective”, il cui testo si può scaricare gratuitamente.
Ho conosciuto Kannel insieme a Bernard J. Gersh della ­Mayo Clinic nel 2000 al Congresso dell’American Heart Association, quando abbiamo discusso della ricerca di Framingham e della nostra sulla fibrillazione atriale isolata che poi lo stesso Gersh riportò su un contributo di rassegna apparso sul Journal of the American College of Cardiology (J Am Coll Cardiol 2001;37:371-8). Persona deliziosa e soprattutto molto intelligente perché convenne con noi che la pecca della loro ricerca era la mancanza dei dati ecocardiografici. Credo che, dopo quella discussione, fu introdotta l’ecocardiografia a Framingham almeno per la fibrillazione atriale isolata.
Com’è a tutti noto, il Framingham Heart Study è uno studio longitudinale, ideato da Joseph Mountin, che è iniziato nel 1948 a Framingham, un sobborgo di Boston, e continua tuttora seguendo il gruppo iniziale di 5209 soggetti residenti nella cittadina del Massachusetts per stabilire le cause delle malattie cardiovascolari. Nel 1971 sono stati aggiunti 5124 bambini (e loro genitori). Ogni anno, dopo una visita generale, i soggetti sono sottoposti ad una serie di indagini. Il termine “fattore di rischio” è attribuito agli investigatori di Framingham che hanno proseguito negli anni l’elaborazione degli strumenti pratici per l’identificazione e la prevenzione del rischio cardiovascolare (lo score di Framingham). Questo studio ha provocato una “rivoluzione” nella comprensione dell’epidemiologia di massa e ha fornito una solida base per il successo e le politiche di promozione della salute per ridurre il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari e non solo. Sotto la guida di William Kannel, i ricercatori hanno ampliato i propri interessi scientifici studiando lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, l’ictus, l’arteropatia periferica e valutando anche i nuovi biomarker dell’aterosclerosi.
Henry Blackburn, altro pioniere dell’epidemiologia americana, professore emerito presso l’Università del Minnesota, ha detto che “Kannel ha fatto la maggior parte del lavoro pesante del progetto Framingham, è riuscito a mantenerlo e a trovare i finanziamenti indispensabili per la sua prosecuzione”.

Sabino Scardi
Scuola di Specializzazione in Cardiologia
Università degli Studi, Trieste